Non eravamo quattro amici al bar, e non volevamo cambiare il mondo, però ci stiamo impegnando per regalarvi qualcosa di nuovo.
Siamo in otto, otto individui diversi con varie competenze, che creano un gruppo di lavoro variegato, che come centro nevralgico ha una bolla di energia in movimento fra Taranto e Londra, per realizzare un evento che sia il primo di una lunga serie: quattro uomini e quattro donne che collaborano da qualche tempo alla creazione di una manifestazione che intende essere unica nel suo genere e che innovi la tradizione dei festival del vino in Puglia.
Otto individui, due mari, un fest, decine di bicchieri di vino.
Otto personalità che mettono insieme un bagaglio di esperienze per alimentare il motore di questo evento che avrà luogo per la prima volta a Taranto in questo autunno 2016, pronti a riunire tutte le nostre energie e competenze per un fest che vi farà immergere nel gusto del vino e di tutto quanto ad esso si può accostare: cibo, arte, musica, buona compagnia.
Il Salotto Professionale Eventi e Se Dico Taranto hanno creato un team che ha come obiettivo la celebrazione del vino all’interno della cornice jonica, e che vuole leggere le esperienze di esposizione e degustazione del vino in una chiave innovativa, fornendo spazio a circostanze artistiche e culturali che arricchiscano l’esperienza dei partecipanti, rendendola in qualche modo unica.
Due mari, cornice di storia e cultura da tempi immemori. La terra di Magna Grecia, da allora ad oggi, ricca di silenzioso e silenziato fermento culturale, di spirito di iniziativa, di tempi di torpore, di voglia di rinascita, di desiderio di tornare a collocarsi al centro degli spazi del patrimonio pugliese. Tutto cullato fra le onde del Mar Grande e del Mar Piccolo, tutto espressione del moto marino che va e viene, tutto nascosto e svelato fra le basse e le alte maree, si è nel tempo assopito e risvegliato al suono e al movimento della risacca.
Un fest, festival, festa che sia tale per tutta la città. Qualcosa che a Taranto non esisteva, una manifestazione nel capoluogo jonico, che riprende le redini di un filone di eventi che costellano la provincia nei mesi caldi. Un evento in onore di Bacco e dei suoi frutti preferiti, durante il periodo delle vendemmie, che Taranto non aveva fino ad oggi. Un’immersione nella storia e nella geografia dei vini locali, che guadagnano sempre più consensi e spazio sul mercato nazionale ed internazionale. Un irresistibile percorso fra bicchieri pieni e vuoti, cibo, arte, cultura, gente, che vi porterà a voler tuffarvi nel centro della manifestazione, per godere del sapore che avrà parteciparvi.
Decine di bicchieri di vino, provenienti da diverse aree di Puglia, che avranno storie, colori, gusti variegati, e che potrete conoscere, degustare ed apprezzare all’inizio di ottobre, per un saluto, lungo due giorni, alla tarda estate tarantina, che si tingerà di rosso, bianco e rosato, risuonerà di note musicali, associandosi alle più diverse forme d’arte, cedendo il passo all’autunno meteorologico.
La somma di questi addendi potrà regalare a Taranto un meritato posto fra le città che si animano per celebrare il vino, compagno giovane e antico per tutti noi di storie, serate, film, letture, concerti, amori, tradimenti, sbronze, e prodotto d’eccellenza della nostra regione e della nostra provincia.
A chi si rivolge l’evento?
L’evento stesso è rivolto ad inesperti, amanti e amatori del nettare degli dei, una bevanda il cui sapore racconta la storia e la mappa delle tradizioni e degli abiti locali, i cui colori tingono l’inchiostro e le tele dei nostri artisti, il cui gusto insaporisce trame musicali e teatrali.
Impossibile lasciare che il capoluogo jonico non avesse una sua serata, e – perché no? – anche due, in cui celebrare i sapori e i colori delle vigne, in prossimità delle onde, con la partecipazione di pugliesi esperti di ogni arte. Impossibile non regalarvi un evento al quale siete tutti invitati ad assistere a titolo gratuito, per godere del nuovo che vi sarà offerto. Impossibile non mobilitarci per coinvolgere le aziende del territorio, perché anche a Taranto si parli di vino, lo si assaggi, e si lasci che accompagni con la sua dolcezza l’estate alla sua scadenza.
Altro, per ora, non posso annunciarvi. Lasciamo che questo prologo decanti, prima di mescere il resto del racconto, che ci accompagnerà fino all’1 ottobre. Poi, ci vediamo lì.